Far bene l'amore fa bene all'amore

giovedì 22 dicembre 2011

CIRCONCISIONE E PLASTICA DEL FRENULO "ESTETICA"

Il prepuzio ha funzione di guaina del pene che riveste il glande a riposo e favorisce lo scorrimento del pene  eretto durante i rapporti (come uno stantuffo in un cilindro). Quando si è in presenza di frenulo breve e fimosi (restringimento del prepuzio che riveste il glande) la terapia chirurgica tradizionale prevedeva la incisione e sutura del frenulo e la ciconcisione, con asportazione di parte del prepuzio. In alcuni casi però la resezione eccessiva di prepuzio porta a problemi durante i rapporti, per una azione non adeguata di "stantuffo", con scarso scorrimento e fastidio, sino al dolore. Per quasto la tendenza attuale, ove possibile , è di praticare una semplice incicione con bisturi elettrico (o laser) a bassa intensità e non dare punti ottenendo comunque l'allungamento del frenulo.
Nella foto è inicato il punto in cui viene praticata l'incisione; non c'è fuoriuscita di sangue, perchè il danno è minimo, superficiale e subito coagulato.
Il prepuzio, il cui restringimento è sulla circonferenza,  forma invece un anello fastidioso durante l'erezione (FIMOSI)
Il grado è variabile, come si vede nella figura soprastante: nei primi 2 è necessaria la circoncisione, mentre negli altri si possono praticare incisioni di "scarico" o "plastiche a Z": in entrambi i casi si conserva il prepuzio  e si allrga l'anello che stringe con principi base di chirurgia plastica. Il tutto è eseguito in anestesia locale e con fili sottilissimi per minimizzare la cicatrizzazione

venerdì 9 dicembre 2011

GIOVENTU' E GIOVANILISMO GENITALE

L'allungamento della vita e soprattutto della sua qualità comporta, come abbiamo già detto, il godimento della stessa in tutti i suoi aspetti sino ad età più avanzata compresso quello sessuale. Se però la funzione di un organo non è all'altezza delle esigenze si è tentati di sopperire con aiuti esterni, medici o chirurgici. La sessualità non fa eccezione : è giusto che anche in terza (oggi anche quarta) età si assecondino le emozioni e le pulsioni , ma le prospettive vanno discusse. In caso di partners coetanei sarà molto più semplice realizzare un sessualità meno performante dal punto di vista fisico, meno "ginnica" e più legata alla personalità, meno all'istinto e di più alla relazione. Questo non signica solo baci e carezze, ma accettare che i tempi di risposta sono diversi e la stimolazione, l'ambiente e la "situazione" sono più importanti. Diverso è se c'è gap di età nella coppia perchè il più giovane è spesso più esigente fisicamente e necessita di minori stimoli; in questo caso il meno giovane spesso ricorre a terapie (pillole blu osimili, creme intime e altro) per assicurare perfomance migliori. in questo non c'è nula di male se non si tira troppo la corda : non esistono controindicazioni assolute all'uso di terapie farmacologiche generali o locali, all'uso di strumenti esterni o di interventi sull'area genitale con fine estetico-funzionale perchè questo può permettere in parte di ottenere prestazioni simili a quelle della gioventù.Il  pericolo è solo quello di cadere nel giovanilismo , cioè nel tentativo di nascondere la propria anagrafe e di affidarsi totalmente a farmaci, protesi o altro per recuperare prestazioni che non ci sono più : sessualità quindi come corpo e non come organismo. solo un corretto counselling andrologico- ginecologico e sessuologico permetterà di realizzare l'obiettivo


lunedì 5 dicembre 2011

AFFRONTARE LA CHIRURGIA GENITALE IN TEAM

Qualunque persona si avvicini alla chirurgia ha un vissuto emotivo; ancora di più chi deve essere sottoposto a chirurgia genitale e maggiormente per motivazioni estetiche. Per questo motivo l'approccio più correto deve essere multidisciplinare: più specialisti valutano il problema del paziente e decidono insieme l'approccio migliore. Le figure fondamentali sono l' Uroandrologo, il Chrirugo Plastico il Ginecologo e il Sessuologo : ognuno ha specifiche competenze ed esperienza, ma solo valutando la persona insieme si potrà scegliere la migliore terapia ed eventualmente i tempi di attuazione di questa. prima di essere sottoposti ad un intervento (NON SI TORNA INDIETRO) bisogna essere motivati, resi edotti dei rischi e dei risultati e informati sulle reali aspettative. Infatti ad una modificazione di una componente anatomica non sempre corrisponde un cambiamento drastico della funzione e della prestazione ! Peraltro anche il migliore degli Specialisti non dovrebbe limitarsi all'intervento e portarlo a termine in modo impeccabile: in quasto ambito le dinamiche e i rapporti di coppia sono fondamentali e non si può separarare nettamente l'organo attraverso cui si ottiene e si dà soddisfazione sessuale dalla componente emotiva e della sensibilità. Presso il CEDER  l'approccio seguito è questo e, dopo la valutazione Uroandrologica o Ginecologica, se necessario si valuta assieme al Sessuologo e al Chirurgo Plastico per una decisione in team

mercoledì 26 gennaio 2011

ALLUNGAMENTO E INGROSSAMENTO DEL PENE: TECNICHE NON CHIRURGICHE

La struttura del pene è complessa e non è paragonabile neanche lontanamente a quella di un muscolo: l’organo è formato da un tessuto simil-spugnoso rivestito da tonache solo in parte distendibili. Durante l’erezione questo tessuto riceve un aumento notevole di sangue  che mette in tensione la tonaca esterna (albuginea) mantenendo l’erezione e la rigidità , sino all’orgasmo; le dimensioni del pene sono regolate da fattori genetici-costituzionali, razziali e ormonali e il pene alla  fine dello sviluppo sessuale è difficilmente modificabile nella sua “taglia”. Può cambiare il “tono” del pene in base all’aumento della frequenza dei rapporti e le sue dimensioni possono ridursi in caso contrario, ma in modo reversibile !! Negli anni sono stati proposti rimedi miracolosi in voga ancora oggi per ottenere risultati clamorosi e in tempi brevissimi : in generale si può affermare che pomate, cerotti e pillole non hanno effetti statisticamente significativi sulle dimensioni del pene (non altrettanto sul portafoglio). Le tecniche di manipolazione hanno un ruolo minimo ed esercitano solo un lieve “stretching” (stiramento) temporaneo sui tessuti penieni che, per le loro caratteristiche , tendono a ritornare allo status quo. Tali tecniche di stretching o mungitura possono essere utili nel recupero dopo interventi chirurgici di correzione della curvatura peniena, eseguiti in ogni caso dopo indicazione e con la supervisione dello specialista che ha operato. Con la stessa indicazione sono utilizzati gli estensori penieni : si tratta di dispositivi medicali con cui esercitare una trazione moderata e progressiva del pene e reperibili senza difficoltà.

L’altra serie di dispositivi utilizzabili sono i cosiddetti sistemi “vacuum”: il pene viene inserito in un cilindro da cui viene aspirata in modo delicato e lento l’aria. Questo favorisce l’afflusso di sangue e aumenta il turgore dei tessuti; il dispositivo è utilizzabile anche in caso di deficit erettivo, come complemento alla terapia orale.





E’importante ricordare che si tratta di dispositivi medici da utilizzare solo dopo indicazione dello specialista e sotto la sua supervisione; inoltre i trattamenti dovranno essere progressivi e valutati nell’arco di almeno 4 – 6 settimane; infine non bisogna dimentare che l’incremento volumetrico è garantito nei limiti di 1 – 2 cm e comunque limitato alla durata del trattamento e quindi reversibile. Infine bisogna utilizzare prodotti certificati e in grado di non provocare danni.Di recente utilizzo e con risultati promettenti, anche se da valutare nel tempo, sembra essere l’utilizzo dell’acido ialuronico come “filler” , ovvero come riempitivo per aumentare il diametro del pene; questo farmaco è stato utilizzato dopo i fallimenti delle sostanze utilizzate in precedenza come il grasso o (con dei veri disastri !!!)  il silicone.  Anche in questo caso il trattamento andrà ripetuto ed eseguito con cura in più sedute per distribuire in modo omogeno la sostanza e non alterare il profilo e l’aspetto del pene.

venerdì 7 gennaio 2011

Allungamento del pene : un po' di storia



L'interesse dell'uomo (e della donna) verso il pene e le sue dimensioni non è certo da considerarsi recente o legato ai cambiamenti nella sessualità dell'ultimo secolo: figure rupestri di centinaia di anni avanti Cristo mostrano re  con falli enormi in posizione dominante. Statue o monili mostrano inoltre leaders o altre figure con peni eretti ad adornare tempi o monumenti; dagli Egizi ai Romani gli dei mostrano spesso la loro virilità agli umani. Oltre al pene in sè sono ben evidenziate le dimensioni del pene in erezione , identificando questo come unico centro della virilità e forza dell'uomo. Alcune notizie risalgono agli antichi Greci  da cui vengono riportati i primi tentativi di allungare il pene, ma anche di migliorarne l'estetica, con la manipolazione del prepuzio e il suo "stretching". Anche in Africa, circa 2000 ani fa, la manipolazione del pene era praticata: in queste tribù si utilizzavano dei pesi il cui effetto collaterale era però quello di provocare danni seri. In Medio Oriente si è sempre prestata attenzione ai genitali maschili : ai giovani veniva insegnata una tecnica detta "jelq". si trattava di massaggi ritmici del pene semieretto in modo ritmico e regolare con l'intento di favorire afflusso di sangue e aumentare il turgore dell'asta. Anche in Cina queste tecniche sono state adottate e sposate all'uso di erbe medicinali come ginseng e yohimbe con il doppio fine di aumentare il desiderio sessuale e la rigidità del pene. Infine nei primi anni del 20° secolo è stato ideato in Austria un sistema a pompa da applicare al pene: questo sfrutta un "vuoto" che permette di aumentare temporaneamente le dimensioni del pene. Questo breve escursus mostra come gia oltre 2000 anni fa la virilità fosse identificata con il pene, le sue dimensioni e il suo aspetto. I tentativi di "modificarlo" si basavano sull'uso empirico di pesi e stretching autopraticati , con risultati dubbi e incostanti; anche l'uso di creme e unguenti per uso locale o di tisane miracolose ha spesso sortito effetti positivi solo sull'eccitazione o il desiderio. Negli ultimi anni  la chirurgia ha invece detto la sua con tecniche atte a modificare parzialmente le dimensioni o risolvere problemi estetici importanti.   
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