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mercoledì 26 gennaio 2011

ALLUNGAMENTO E INGROSSAMENTO DEL PENE: TECNICHE NON CHIRURGICHE

La struttura del pene è complessa e non è paragonabile neanche lontanamente a quella di un muscolo: l’organo è formato da un tessuto simil-spugnoso rivestito da tonache solo in parte distendibili. Durante l’erezione questo tessuto riceve un aumento notevole di sangue  che mette in tensione la tonaca esterna (albuginea) mantenendo l’erezione e la rigidità , sino all’orgasmo; le dimensioni del pene sono regolate da fattori genetici-costituzionali, razziali e ormonali e il pene alla  fine dello sviluppo sessuale è difficilmente modificabile nella sua “taglia”. Può cambiare il “tono” del pene in base all’aumento della frequenza dei rapporti e le sue dimensioni possono ridursi in caso contrario, ma in modo reversibile !! Negli anni sono stati proposti rimedi miracolosi in voga ancora oggi per ottenere risultati clamorosi e in tempi brevissimi : in generale si può affermare che pomate, cerotti e pillole non hanno effetti statisticamente significativi sulle dimensioni del pene (non altrettanto sul portafoglio). Le tecniche di manipolazione hanno un ruolo minimo ed esercitano solo un lieve “stretching” (stiramento) temporaneo sui tessuti penieni che, per le loro caratteristiche , tendono a ritornare allo status quo. Tali tecniche di stretching o mungitura possono essere utili nel recupero dopo interventi chirurgici di correzione della curvatura peniena, eseguiti in ogni caso dopo indicazione e con la supervisione dello specialista che ha operato. Con la stessa indicazione sono utilizzati gli estensori penieni : si tratta di dispositivi medicali con cui esercitare una trazione moderata e progressiva del pene e reperibili senza difficoltà.

L’altra serie di dispositivi utilizzabili sono i cosiddetti sistemi “vacuum”: il pene viene inserito in un cilindro da cui viene aspirata in modo delicato e lento l’aria. Questo favorisce l’afflusso di sangue e aumenta il turgore dei tessuti; il dispositivo è utilizzabile anche in caso di deficit erettivo, come complemento alla terapia orale.





E’importante ricordare che si tratta di dispositivi medici da utilizzare solo dopo indicazione dello specialista e sotto la sua supervisione; inoltre i trattamenti dovranno essere progressivi e valutati nell’arco di almeno 4 – 6 settimane; infine non bisogna dimentare che l’incremento volumetrico è garantito nei limiti di 1 – 2 cm e comunque limitato alla durata del trattamento e quindi reversibile. Infine bisogna utilizzare prodotti certificati e in grado di non provocare danni.Di recente utilizzo e con risultati promettenti, anche se da valutare nel tempo, sembra essere l’utilizzo dell’acido ialuronico come “filler” , ovvero come riempitivo per aumentare il diametro del pene; questo farmaco è stato utilizzato dopo i fallimenti delle sostanze utilizzate in precedenza come il grasso o (con dei veri disastri !!!)  il silicone.  Anche in questo caso il trattamento andrà ripetuto ed eseguito con cura in più sedute per distribuire in modo omogeno la sostanza e non alterare il profilo e l’aspetto del pene.

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