La vaginoplastica riduttiva è una procedura chirurgica che si pratica in caso di alterazioni estetiche e funzionali dei genitali femminili : in modo particolare si tratta di conseguenze del parto, della menopausa o interventi uroginecologici che provocano alterazioni dei muscoli del perineo con aumento delle dimensioni dell'introito vaginale e della vagina stessa. Le conseguenze sono rapporti sessuali non soddisfacenti per discrepanza tra pene e vagina o senso di peso vaginale/perineale
In altri casi c'è anche un aumento del grasso del Monte di Venere, a livello del pube e delle dimensioni delle piccole labbra che "sbandierano"sino all'estremo di uscire dalla biancheria intima.
Si possono utilizzare vari interventi, anche combinati, in base al problema prevalente e alla parete vaginale interessata , anteriore o posteriore. Il principio è comunque quello di ridurre le pareti vaginali e di ricostituire il supporto di queste in modo da avere un rimodellamento della cavità vaginale e dell'orifizio in grado di adattarsi meglio alle dimensioni del pene del compagno; è necessaria una chirurgia valutata caso per caso per evitare un accorciamento o un restringimento vaginale eccessivo, che potrebbe causare dolori durante i rapporti.
Come indicato nella figura soprastante si escinde la vagina in eccesso e si solidarizzano i muscoli che la sostengo al perineo assicurando un sostegno stabile; l'intervento è eseguibile in anestesia peridurale e richiede 40 - 60 minuti di tempo a seconda dei segmenti da correggere. Successivamente si possono fare medicazioni con lavande e pomate eutrofizzanti per alcuni giorni dopo l'intervento ; i rapporti possono essere ripresi 2-3 settimane dopo la chirurgia.
Nei casi in cui ci siano piccole labbra esuberanti o eccesso di tessuto adiposo nel monte di Venere si può associare una vaginoplastica riduttiva e la aspirazione del grasso del pube (lifting del pube)
Si tratta di interventi con valenza estetica quindi, ma anche funzionale per recuperare una funzione sessuale non soddisfacente e una anatomia dei genitali precedenti ad eventi come parto o conseguenze della menopausa. E' necessaria comunque una scrupolosa valutazione preoperatoria per la scelta e il tempo dell'intervento più adatto alla singola donna