Far bene l'amore fa bene all'amore

venerdì 6 gennaio 2012

FALLOPLASTICA DI AMPIAMENTO

Le moderne tecniche e tecnologie permettono di eseguire oggi interventi di ingrossamento penieno miniinasive o di chirurgia vera e propria ;nelle prime  in pratica non si realizzano incisioni o grossi traumatismi sull'organo , la ripresa è rapida e non si corrono pericoli lagati all'uso di sostanze pericolose, quali il silicone, che tanti danni hanno fatto e continuano a fare. Si utilizza il cosidetto  LIPOFILLING , ovvero il prelievo di grasso del paziente in sedi idonee (pube o altri cuscinetti adiposi) , lo si tratta con centifugazione e si inietta in maniera precisa ed omogenea nelle tuniche che rivestono il pene, in modo quindi superficiale e atraumatico. Si ottiene così un aumento omogeneo, esteticamente valido, del diametro penieno; va precisato che la inoculazione non è persistente e va ripetuta in un periodo variabile da 24 a 36 mesi a seconda dei casi; può essere associato l'aumento di volume del glande (vedi post precedente) e questa seconda metodica non richiede nessuna anestesia.
Entrambe le tecniche devono essere eseguite rispettando tempi e tecnica di iniezione, per evitare risultati esteticamente negativi (vedi figura che confronta 2 esiti differenti)

 In casi estremi o dopo fallimento di lipofilling si possono utilizzare "impalcature" biocompatibili che vengono poste a manicotto sul pene dopo averlo "sguantato"; questa tecnica è certamente più invasiva e il rischio di complicazioni è maggiore, ma i risultati sono duraturi.
Infatti l'impalcatura "scaffold" viene invasa dalle cellule del paziente e incorporata nella struttura del pene in modo omogeneo; si tratta però di un vero e proprio intervento in cui oltre alla tecnica di posizionamento e sutura per assicurare la simmetria vanno rispettate le regole per prevenire infezioni, pena la rimozione  dello scaffold

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